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Danza Classica

Written by Sara Tisselli. Posted in Dance.mia⁴⁹ - Il Dipartimento Danza

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BREVI CENNI

"Danza accademica" è il termine con il quale viene designato quel particolare stile di danza teatrale più comunemente chiamata "danza classica". Il termine deriva dal fatto che questo stile di danza si avvale di una tecnica accademica codificata dai maestri dell'Académie royale de danse, fondata a Parigi dal re Luigi XIV di Francia nel 1661, con l'intento di fissare e sviluppare i principi fondamentali dell'arte coreografica. Nell'ambito di questa Accademia lavorò Pierre Louis de Beauchamps, il maestro e coreografo che ha codificato le cinque posizioni classiche (già stabilite in precedenza dai maestri di ballo del Quattrocento e del Cinquecento) - assumendole a regola per iniziare e terminare i passi - e che ha fissato le norme per l'esecuzione dei principali passi di danza allora conosciuti stabilendone anche la terminologia. Per questo motivo i nomi dei passi della danza accademica sono in lingua francese. I metodi di insegnamento e gli stili della danza classica sono vari. Vi sono il metodo russo, che porta il nome della danzatrice e maestra Agrippina Vaganova, quello inglese, della Royal Academy of Dance, quello danese, ideato dal grande coreografo August Bournonville nel XIX secolo, infine quello italiano, denominato metodo Cecchetti, dal maestro Enrico Cecchetti. Il metodo americano, il più recente, deriva dalla scuola russa importata in America dal grande coreografo George Balanchine. Lo stile francese, che non è un metodo, prende spunto dal metodo Italiano ma con una maggiore attenzione rivolta alla morbidezza delle linee delle braccia.

CENNI DI TECNICA

Le sei posizioni di base vengono eseguite con le gambe tese, i glutei contratti, il petto rilassato non in fuori, gli addominali tenuti e le caviglie sostenute.
Le posizioni sono:

  1. I piedi ruotati en dehors sono allineati fra loro con le punte rivolte lateralmente, con le gambe ben tese, ginocchia e talloni uniti.
  2. Come la prima posizione, ma i piedi sono distanziati fra loro da uno spazio equivalente alla lunghezza di un piede.
  3. I piedi mantengono la rotazione delle posizioni precedenti, e si posizionano in modo da far toccare i talloni fra di loro, uno di fronte all'altro. La posizione si dirà destra o sinistra a seconda del piede che sta davanti.
  4. È un approfondimento dell'incrocio fra le gambe della posizione che precede: i piedi si posizionano uno di fronte all'altro, con il tallone del piede avanti in linea con la punta di quello dietro. La posizione si dirà destra o sinistra a seconda del piede avanti.
  5. Come la quarta posizione, tenendo i piedi uniti, senza distanza tra loro. La posizione si dirà destra o sinistra a seconda del piede avanti.
  6. I piedi sono paralleli, uniti, non si ha en dehors (prima posizione parallela)
  7. La settima posizione (o seconda parallela) non è altro che una seconda senza en dehors, con le gambe parallele.

La prima e la seconda posizione parallela sono posizioni di comodità che servono solo per il riscaldamento (solo ad alcuni insegnanti) ma che sono state usate per anche da taluni coreografi neo-classici, in seno a sequenze classiche, per creare un contrasto stilistico con i passi en dehors(Lifar, Balanchine). La terza posizione è stata ormai abolita in scena e viene usata nella pratica del balletto solo come introduzione alla quinta posizione e quindi nei primi anni di studio. Essendo una posizione abbastanza naturale, è quella che veniva usata nelle danze barocche, le quali non conoscevano la quinta, cioè il forzoso incrocio delle gambe al massimo dell'en dehors. La quinta posizione venne infatti introdotta solo nel settecento, nel periodo in cui si iniziò a sviluppare l'aspetto tecnico e virtuosistico della danza accademica, che con il tempo si è avvicinato sempre di più alla vera e propria acrobazia.

La Docente

Carlotta Nicolini - Docente di Danza Classica per Accademia 49.